La repubblica delle valigie
La repubblica delle
valigie, questo è il nuovo nome dato alla
Repubblica Francese dopo lo scandalo lanciato il 11 settembre da
Robert Bourgi.
Durante un'intervista rilasciata al Journal du
Dimanche, Robert Bourgi si è tolto un peso dal cuore rilevando i
suoi segreti.
Quest'uomo è stato il pilastro della Repubblica sotto
Chirac per quanto riguarda le relazioni Francia-Africa e successore
di Jacques Foccart, ben conosciuto per la sua integrità.
I fatti sono questi: Robert Bourgi avrebbe trasportato delle valigie piene di banconote dall'Africa verso la Francia tra il 1997 e il 2005 per conto di Jacques Chirac (ex-presidente della Repubblica Francese) e Dominique De Villepin (ex-primo ministro di Chirac) tra gli altri. Queste valigie avrebbero dovuto, tra le altre cose, finanziare la campagna elettorale dell'ex-presidente Chirac nel 2002.
Nonostante Robert
Bourgi non possa provare quello che dice come ha detto durante la sua
prima intervista sul soggetto: "Io non ho nessuna prova, non c'è
nessuna prova, nessuna traccia e tutti lo sanno." I fatti
corrispondono a quelli riportati nel libro di Pierre Péan "La
Repubblica delle valigie".
Secondo Bourgi, piu di 20 millioni di dollari sarebbero andati nelle tasche degli uomini politici per assicurare delle buone relazioni tra Francia e certi paesi africani. Quest'ultimi non hanno desiderato fare delle dichiarazioni ma secondo Bourgi, le persone coinvolte sono Abdoulaye Wade (Senegal), Blaise Compaoré (Burkina Faso), Laurent Gbagbo (Costa d'Avorio), Denis Sassou Nguesso (Congo) e Omar Bongo (Gabon). La polizia ha aperto un dossier sulla questione interrogando giovedì 15 settembre l'avvocato Eric Dupond-Moretti e il suo cliente.
Secondo l'accusatore, i motivi che lo spingono sono semplicemente quelli di aiutare la Repubblica a conoscerla verità e denunciarla per ritrovare un sistema onesto e trasparente per i suoi cittadini. Bourgi afferma che altre personalità della classe politica sono coinvolte come per esempio Jean-Marie Le Pen. Sarebbe stato Nicolas Sarkozy a mettere il punto finale a questa pratica nel 2005. Molti hanno reagito in sede giudiziaria. Per il momento è Le Pen per diffamazione che si è manifestato per primo, dopo ci sono stati i reclami del presidente Wade e suo figlio, quelli di Dominique de Villepin e Jacques Chirac fino al 20 settembre. Dopo tutte queste repliche, Bourgi ha dichiarato il 26 settembre 'essersi sbagliato' accusando il presidente senegalese ma ha confermato tutte le altre accuse.
Il 6 ottobre Bourgi doveva incontrare i giudici che si occupano dell'indagine. Adesso la questione è di sapere se le accuse di Bourgi potrebbero essere recepiti senza nessuna prova davanti alla giustizia.
Melissa F.