Piano di rigore, modello francese

Il 7 novembre 2011, durante una conferenza stampa, il Primo ministro francese François Fillon ha annunciato la decisione di iniziare un nuovo piano di rigore di sette miliardi di euro, allo scopo di fronteggiare la crisi ed evitare un fallimento del paese.
Provvedimenti chiari
Nonostante l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 2012, il governo francese non ha esitato a dichiarare apertamente la sua volontà di ridurre il deficit pubblico. I provvedimenti scelti sono chiari: accelerazione della riforma delle pensioni, aumento dell’IVA in certi settori ed aumento dell’imposta del reddito delle società. Fillon spera di risparmiare cento miliardi di euro fino al 2016 per raggiungere un deficit zero. Il Primo ministro prova a rassicurare i cittadini della propria buona volontà di proteggere le generazioni future con l’abbassamento della spesa pubblica.
Aumento dell’IVA
Un provvedimento che spaventa i francesi. Il rialzo dal 5,5% al 7% riguarda parecchi beni e servizi e in particolare il settore della ristorazione. Il governo ha pero’ rapidamente tranquillizzato gli animi dichiarando che i prodotti di prima necessità non saranno stati colpiti dall’aumento.
Rigore al governo
La parola rigore fa parte del vocabolario anche al governo. Fillon ha affermato che gli stipendi dei membri del governo e del Presidente della Repubblica verranno congelati. Ha chiesto pure ai manager delle grandi imprese del CAC 40 e alle personalità politiche di seguire questa strada.
« Improvvisazione »: critica François Hollande
Il candidato socialista alla presidenza francese della Repubblica François Hollande ha immediatamente espresso il suo parere riguardo il piano di austerità. Il candidato del Partito Socialista francese ha giudicato il piano troppo improvvisato e le misure non sufficienti. Hollande ha addirittura dichiarato che le categorie sociali che dovrebbero partecipare in modo più importante nei provvedimenti sono quelle dei più ricchi. Riposta sindacale. I sindacati francesi parlano di un vero e proprio piano di austerità. I sette principali sindacati tra cui FO e CFDT si sono riuniti alla sede della CGT per tentare di contrapporsi al piano di rigore e affermarne il carattere ingiusto. Un movimento di sciopero generale era stato previsto l’11 novembre ma non è stato molto seguito, tranne alla SNCF, che è la Società nazionale ferroviaria. Di conseguenza, i sindacati hanno deciso di organizzare altre giornate di sciopero ma niente è certo.
Minaccia delle agenzie di rating
Raggiungere il pareggio di bilancio nel 2016 non è l’unico scopo del governo francese. In un contesto di crisi del debito in Europa tutti i paesi sono sotto stretta sorveglianza dalle agenzie di rating come Standard and Poor’s o ancora Moody’s. Conservare la tripla A è necessario per permettere alla Francia di assicurare ai mercati sulla propria capacità a controllare le proprie finanze.
Sabrina C.