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Il quartetto Djokovic, Nadal, Federer e Murray ha ancora superato tutti gli altri in questo Slam. Infatti, hanno superato senza intralci i quattro primi turni (in realtà senza concedere nemmeno un set!) per ritrovarsi tra i favoriti in semifinale. La logica è stata rispettata poiché i due primi giocatori del mondo, Djokovic e Nadal, hanno vinto, con partite di alto livello contro rispettivamente Murray e Federer. Ma il match per la coppa Brookes ha messo fine al torneo nel modo più bello: il serbo e lo spagnolo si sono affrontati per 5 ore e 53 minuti, ossia la finale più lunga della storia degli Slam. È stato uno scontro molto equilibrato, con un livello di gioco incredibile, durato quasi 6 ore! Djokovic ha trionfato al termine di una grande suspense in occasione del centenario dell’Australian Open.

Novak Djokovic è l’uomo da battere da 2 anni: è il suo terzo Slam di fila e l’anno scorso non aveva perso che 2 volte! Nonostante questo resta dietro Nadal (9 Slam) e Federer (16 Slam, anche se l’ultimo risale all’inizio del 2010) mentre Murray non ne ha vinto nessuno, anche se ha sicuramente il talento e le capacità per farlo.

Le donne non sono da meno: anche sul versante femminile l’Australian Open ha offerto un bel torneo. La bielorussa Victoria Azarenka ha vinto il suo primo Slam, accedendo nella stessa occasione al primo rango mondiale. Le sue avversarie più pericolose erano l’ex-numero uno Wozniacki, la belga Kim Clijsters e la seconda del mondo e anche pretendente all’apice della classifica mondiale: Petra Kvitova. In finale l’Azarenka ha sgominato la russa Sharapova per aggiudicarsi il suo primo Slam a 22 anni. Per quanto riguarda le donne, nessuna dominazione incontestabile giacché le vincitrici degli Slam variano quasi ogni torneo e anche le prime tenniste del mondo non dominano (Wozniacki, ad esempio, non aveva vinto uno Slam). Il quadro è abbastanza vago: le sorelle Williams non giocano bene come qualche anno fa, Justine Henin e Martina Hingis si sono ritirate presto, Kim Clijsters gioca a un livello eccellente ma soffre di occasionali incostanze, Sharapova sembra sul punto di riuscire un come-back ma ha completamente fallito la finale...

Quid dei giocatori francesi e italiani? I maschi francesi non hanno realizzato delle grandi performance, all’immagine di un Tsonga in grande forma ma che perde agli ottavi di finale contro un giocatore senza dubbio meno bravo di lui (il giapponese Nishikori). A perdere agli ottavi è stato Richard Gasquet. L’”eterno promettente” si è inclinato logicamente contro Ferrer dopo una vittoria riassicurante contro Tipsarevic, nulla però di trascendentale. Gli altri 13 giocatori tricolori non ce l’hanno fatta ad andare oltre il terzo turno. Neanche le donne ce l’hanno fatta perché la migliore speranza francese Marion Bartoli non ha superato il terzo turno e ha perso contro una giocatrice che in classifica è posizionata meno bene di lei (Jie Zheng). Alizé Cornet ha ancora una volta deluso perdendo appena entrata.

Per gli azzurri è stato addirittura un torneo catastrofico. Infatti su 6 tennisti presenti, solo uno (Flavio Cipolla) ha vinto un match... per subito dopo perdere al secondo turno. Ma ancora una volta le donne italiane hanno salvato la situazione; si sono mostrate più brave dei maschi. La bella sorpresa è venuta da Sara Errani che è arrivata ai quarti di finale solo per essere sconfitta contro la numero due del mondo Petra Kvitova. Conferma il suo talento dopo 3 anni in cui ha vinto dieci tornei ATP (solo due però in singolo) e raggiunge la sua migliore classifica: 21esima mondiale. Bisogna anche ricordare il buon torneo disputato da Romina Oprandi: quest’ultima ha vinto la sua compatriota Schiavone e si è ben difesa contro la Görges nei sedicesimi di finale.

Stéven M.