Con lo sviluppo di internet, si sono sviluppati anche degli argomenti che non piacciono a tutti. È il caso della prostituzione online. Un fenomeno da analizzare o da ignorare? Nel 1973, Kate Millett diceva: « Non è il sesso, in realtà, che si fa vendere alla prostituta: è la sua degradazione. E il compratore, il cliente, non sta comprando la sessualità, ma il potere. ». Sebbene quest'affermazione possa essere contestata e discussa per ore, bisogna aggiungere che con l'apparizione di internet come veicolo supplementare alla prostituzione, il « potere » ricercato dagli uomini prende un'altra dimensione, una dimensione virtuale. Come dice un articolo dell’adige.it, c'è stato un « boom della prostituzione » online. Ricordiamo che la prostituzione non riguarda solo le donne, e come nella « vera vita », su internet si trovano anche ragazzi, ragazzi per ragazzi, ragazze per ragazze, « lady boy » e altri. La diversità delle strade di oggi, si ritrova anche online.

La « web-prostituzione » può definire diversi modi di operare. Gli « escort » possono servirsi di internet per trovare clienti e incontrarli dal vero, in una camera di hotel o a casa. Questo modo anche se non è autorizzato permette di sfuggire alle autorità. Ma internet permette anche a certi di vendere il loro corpo senza essere fisicamente esposti. Per esempio, uno può esibirsi su internet via una webcam. Si pone quindi la questione della repressione di questo fenomeno. Perché se la prostituzione in strada o su internet resta vietata, la polizia trova difficoltà a reprimere questi fatti. Tuttavia, un articolo dello statoquotidiano.it ha rivelato nell’ottobre 2011 che 9 persone sono state arrestate. Tra di loro, Salvatore Agresti, 40 anni, e Riccardo Del Zio, 42 erano i capi dell'organizzazione criminale.

Come si vede in un articolo di medicitalia.it, quest’apparizione del sesso online pone diverse questioni : Cosa nasconde questa nuova forma di sessualità? È possibile che una sessualità senza corpo possa spopolare tra il web ed a volte diventare sostitutiva della precedente e tradizionale prostituzione?

E si potrebbe aggiungere: da dove viene questo desiderio del corpo di un altro senza sensazioni fisiche? È possibile che questo modo di prostituzione online abbia creato nuovi adepti? A tutte queste domande non penso essere capace di rispondere in modo accurato perché richiederebbero uno studio psicologico approfondito. Tuttavia si può affermare che la prostituzione su internet ha già fatto un gran numero di adepti, come lo dimostra questa « comunità » di 10 mila clienti e 6 mila escort secondo uno studio condotto da Luis Rocha.

Dopo molte ricerche, non ho trovato molte informazioni precise. Non ci sono state molte inchieste sull’argomento. Si osserva che il soggetto non appassiona la gente, o magari la gente ne ha paura... In una società che dice di utilizzare internet per « aprirsi sul mondo », magari lo sviluppo della vendita del corpo umano fa vergogna a numerosi attori della rete.

A.B.