Yes we CAN!
Il 21 gennaio 2012 è cominciato uno degli eventi sportivi più importanti del continente africano. Si tratta della Coppa delle Nazioni Africane, nota anche come CAN. È la ventottesima edizione e quest’anno la competizione si svolge in Gabon e Guinea Equatoriale. Raggruppa le migliori squadre nazionali di calcio del continente africano. Ma purtroppo quest’evento non è conosciuto in tutto il mondo, benché il calcio sia lo sport più popolare in Africa.
Possiamo chiederci perché quest’evento è quasi ignorato dal resto del mondo. Inoltre, all’indomani delle rivoluzioni arabe che hanno colpito alcuni paesi africani (l’Egitto, la Libia e la Tunisia), si poteva sperare che i media occidentali approfittassero dell’evento per fare un paragone fra il calcio e il cambiamento politico.
L’indifferenza dei media può forse essere spiegata prendendo in considerazione il livello del calcio africano e quello del calcio europeo. I club europei sono molto più bravi, ed ogni anno quando il migliore club europeo (quello che ha vinto la Champions’ League) affronta il suo omologo africano, il risultato è sempre lo stesso: una schiacciante vittoria per gli europei. Inoltre, le squadre nazionali africane non hanno ancora mai vinto la coppa del mondo. Questo privilegio è sempre stato quello delle squadre nazionali europee o sud-americane.
Eppure, dagli anni Novanta, il calcio africano ha dimostrato che in futuro dovrà essere preso in considerazione. Moltissimi bravi giocatori africani sono andati a giocare in Europa e quindi il livello delle squadre nazionali è migliorato. Per di più anche la formazione dei giovani giocatori è migliorata grazie, ad esempio, all’apertura di numerosi centri di formazione in tutta l’Africa. Grazie a questo, oggi, i giocatori africani fanno parte dei migliori nel mondo e nel 2009, per la prima volta, un paese africano, il Ghana, è stato campione del mondo dei giovani (con dei giocatori che hanno meno di vent’anni). La Nigeria è finita al secondo posto nel 1989 e nel 2005. Per di più, la Nigeria è stata campione olimpico nel 1996. Questi risultati dimostrano che il calcio africano ha un buon livello, in ogni caso dei bravi giovani. Possiamo quindi sperare che in futuro, un paese africano vincerà la coppa del mondo. Forse sarà il Ghana, che al momento sembra la migliore nazione per quanto riguarda il calcio in Africa.
Del resto il grande problema attuale della CAN potrebbe essere la sua mancanza di mediatizzazione. Si può spiegare questo con il fatto che la competizione si svolga in gennaio e febbraio, contemporaneamente ai campionati europei. La Coppa delle Nazioni Africane si svolge in inverno perché è il solo momento in cui le condizioni meteorologiche sono compatibili con la pratica del calcio, anche se già in questi mesi la temperatura, le precipitazioni e il tasso d’umidità sono molto elevati. Siccome la competizione si svolge nello stesso momento che i campionati europei, le grandi squadre europee provano ad impedire ai loro migliori giocatori di andare in Africa ed ogni volta alcuni bravi giocatori rifiutano di andare con le loro squadre nazionali. Per esempio, quest’anno uno dei migliori giocatori ghaneani, Kevin Prince Boateng, ha annunciato il suo ritiro della squadra nazionale, a soli 24 anni, per concentrarsi nella sua carriera con il suo club, il Milan. Nonostante la povertà che sfortunatamente esiste ancora in qualche regione africana, degli uomini d’affari stanno investendo nel calcio africano e nei suoi club. Grazie a questi imprenditori, alcuni club hanno ormai delle risorse finanziarie relativamente alte. Anche se ancora non possono competere con i club europei, possono però proporre ai giocatori delle condizioni finanziarie elevatissime e quindi riescono ad attirare i migliori giocatori africani. L’esempio più bello è il Tout Puissant Mazambe, un club congolese che, grazie al suo presidente, è riuscito nel 2010 ad accedere alla finale della coppa del mondo dei club.
Il pubblico africano è sempre presente a questa competizione. Per esempio, ci sono sempre più di 40 mila tifosi durante l’allenamento di uno dei paesi ospiti, il Gabon (questo numero è altissimo per un allenamento, di solito non ce ne sono più di 5 mila!). Questo dimostra a che punto gli africani amano il calcio. Gli abitanti locali sembrano però essere i tifosi più numerosi perché, contrariamente a quanto si poteva sperare, il turismo non aumenta e quindi le conseguenze, che avrebbero potuto essere molto positive sull’economia locale, sono quasi nulle. Per di più, a livello sportivo, possiamo provare una certa stanchezza perché l’Egitto ha vinto le tre ultime competizioni. Per fortuna quest’anno sarà diverso perché l’Egitto non è riuscito a qualificarsi e altre grandi nazioni del calcio africano, come il Camerun o l’Algeria, non partecipano alla competizione. Quest’anno la CAN è composta da numerosi piccoli paesi (almeno per quanto riguarda il calcio) che sono sconosciuti nel resto del mondo.
Nonostante una certa indifferenza da parte dei media del mondo, questa CAN 2012 è una bella competizione dove i favoriti sono il Ghana, il Senegal e la Costa D’Avorio. La maggior parte dei giocatori di queste squadre gioca in Europa e alcuni di essi fanno parte dei migliori del mondo. Nonostante i suoi bravi giocatori, il Senegal è stato eliminato al primo girone. Il probabile vincitore sarà il Ghana o la Costa D’Avorio, i due altri grandi favoriti. Però, il risultato finale non è sicuro ed è questa la bellezza dello sport, per conoscere il vincitore della CAN bisognerà aspettare fino al 12 febbraio!
Per il futuro si può sperare che la Coppa delle Nazioni Africane saprà trovare un migliore posto nel mondo del calcio internazionale per dimostrare al mondo che deve aver fiducia nell’Africa. Ci auguriamo che questa competizione cessi di essere sconosciuta e diventi un evento centrale nel mondo del calcio. Forse l’Africa riuscirà a svilupparsi più velocemente grazie allo sport e in particolare grazie al calcio. Una più grande mediatizzazione di questa competizione permetterebbe in effetti di parlare a livello internazionale, almeno ogni due anni, dell’Africa. Dal trasloco della Dakar in Sudamerica, non ci sono più eventi sportivi africani diffusi nel mondo intero e la CAN permetterebbe sicuramente di focalizzare i media del mondo sull’Africa. Ecco perché la CAN può avere un ruolo molto importante per lo sviluppo dell’intero continente.
Maxime D.