femminismo

Oggi, numerose persone si chiedono a che cosa serve il femminismo. Infatti, possiamo chiederci: non siamo già uguali? L'uguaglianza non è un fatto accettato nella nostra società francese? Le femministe sono tutte delle estremiste con delle rivendicazioni che non hanno nessun senso? Ma innanzitutto, che cos'è il femminismo?

Il femminismo è un insieme d'idee politiche, filosofiche e sociali che cercano di promuovere i diritti delle donne e i loro interessi nella società.
Le organizzazioni hanno per obiettivi di abolire le disuguaglianze sociali, politiche, giuridiche, economiche e culturali che le toccano.

L'obiettivo principale della 'prima ondata del femminismo' (secolo dei Lumi) era di riformare le istituzioni, affinché gli uomini e le donne diventassero uguali di fronte alla legge. La 'seconda ondata femminista' che ha avuto luogo alla fine degli anni Sessanta con la nascita del Movimento di Liberazione delle Donne (MLF) e del Women's Lib, ha elaborato numerosi concetti per dimostrare la dominazione degli uomini esercitata sulle donne. Per esempio, è stato creato il concetto di 'sessismo' e riformulato quello di 'patriarcato'.

Oggi, bisogna cercare in profondità per trovare nella legge le ultime tracce delle disuguaglianze del passato. Nella vita, tuttavia, non bisogna cercare molto tempo : gli scarti di stipendio tra le donne e gli uomini vanno dal 20 al 30%. I posti di responsabilità sono spesso riservati agli uomini. In politica, nonostante le riforme e gli evidenti progressi, le donne restano minoritarie tra gli eletti. Anche se la legge sulla parità ha permesso di fare eleggere molte più donne nei consigli comunali e regionali, le donne in generale non hanno obbligatoriamente acceso a delle funzioni di responsabilità: nel 2010 i sindaci donne erano solo il 14,2%. Oggi, l' 80% dei lavoratori più poveri sono delle donne. Inoltre, quando hanno dei bambini, le donne sacrificano più spesso del coniuge il proprio lavoro, la propria carriera e la propria indipendenza. Le donne sono sempre il bersaglio favorito degli scherzi e degli insulti. Per di più, queste pratiche assumono delle forme gravissime (come stupri collettivi o costrizioni efferate) in certi ambienti e culture. Secondo 'le Haut Conseil à l'intégration', 35 000 ragazze sono sottomesse ogni anno, in Francia, all'escissione e 70 000 adolescenti ad un matrimonio forzato.

Tutte le femministe non sono sempre d'accordo sulle cause da difendere. Certe non hanno visto l'importanza del combattimento "ni putes ni soumises." Sono d'accordo sull'essenziale, ma non sempre sulle soluzioni da adottare, ad esempio, per quanto riguarda la prostituzione, la pornografia, la parità né la gerarchia da dare alle loro cause.

Durante gli ultimi mesi, in Francia un'ultima rivendicazione femminista sta facendo discutere: delle organizzazioni esigono il ritiro della menzione 'signorina' nei formulari amministrativi. “Ciò può sembrare un dettaglio ma è molto simbolico delle disuguaglianze”, spiega Julie Muret di Osez féminisme!, che ha lanciato martedì, con un'altra organizzazione 'Les chiennes de garde', una campagna per farla finita con la menzione 'signorina'. Anche se talvolta questo è giudicato meno importante degli scarti di stipendi, delle violenze, ecc., questa rivendicazione non è un dettaglio per le organizzazioni femministe che pensano che 'il linguaggio sia lo specchio della realtà del mondo'. Tuttavia, certe associazioni non vedono questa questione come una priorità, e pensano che questo non risolverà i problemi delle donne.

La società francese ha ancora dei grossi progressi da fare (in tutti i campi) prima di arrivare alla parità uomini-donne. È quello che i movimenti femministi cercano di fare, anche se certi, per farlo, hanno rivendicazioni che possono sembrare dei dettagli agli altri. Al di là delle differenze, le richieste fondamentali sono però le stesse.

Charlotte F.