pantheonIl pantheon è uno degli edifici più importanti da vedere quando si va a Roma per visitare la città. Si trova nel centro storico tra la Piazza Navona e la Fontana di Trevi. Davanti al monumento c'è una grande piazza con un obelisco. In greco pantheon significa "la totalità degli dei", oggi è anche chiamato Santa Maria ad Martyres.

Il pantheon fu costruito sotto l'imperatore Adriano tra il 118 e il 120 d. C. al posto di un ex tempio costruito sotto Agrippa nel 69 d. C. ma distrutto dal fuoco. Prima era dedicato agli dei romani e nel 609 d.C. fu offerto come regalo al Pontefice Bonifacio IV. A quell’epoca fu convertito in una basilica cristiana, chiamata Santa Maria della Rotonda (in alcuni casi Santa Maria Rotondo), o Santa Maria ad Martyres.

Quando siete davanti all’edificio vedete innanzitutto delle scale con il pronao che costituisce l'entrata del pantheon. Ci sono delle colonne che sostengono il tetto: sono molto grandi e, al loro fianco, il turista si sente piccolissimo. Sulla fronte c'è un'iscrizione M. AGRIPPA. L. F. COS. TERTIVM. FECIT che significa: "Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, edificò".
All'interno del pronao ci sono due file di quattro colonne che dividono l'entrata in tre navate: quella centrale più ampia conduce alla grande porta. Questa porta (di bronzo) proviene forse da un altro antico edificio e non corrisponde esattamente alle proporzioni dell'apertura. Il corpo esteriore della rotonda (senza tenere conto della cupola) non era visibile nel passato, era nascosto dalla presenza di altri edifici, questo spiega perché non sono presenti particolari decorazioni. Però dà un’immagine molto imponente all’edificio.

Ci sono diversi livelli all’interno dell’edificio. Al livello inferiore ci sono sei nicchie (con due colonne sul fronte), più la nicchia dell'ingresso e l'abside. Il pavimento della rotonda è leggermente sopraelevato verso i lati, con la parte più alta sopraelevata di circa 30 cm, mentre è abbassato al centro per evitare che la pioggia entri all’interno del tempio attraverso l'oculo (sulla cima della cupola). Sul pavimento ci sono dei disegni di quadrati in cui sono iscritti alternativamente cerchi o quadrati più piccoli. La cupola (con un diametro di 43,44 m) è decorata all'interno con cinque cerchi di ventotto cassettoni, di misura decrescente verso l'alto, poi c'è un'ampia fascia liscia più vicina all'oculo centrale (di 8,92 m di diametro). È l'oculo che dà della luce alla cupola e al tempio. È straordinario sapere che l’oculo misura 9 metri perché quando ci siamo sotto sembra minuscolo.

Secondo delle leggende, la pioggia non può entrare nel pantheon. Una tradizione romana dice che la pioggia non entra nel Pantheon grazie all’effetto camino: in realtà, è una leggenda legata al passato quando le candele che erano accese nella chiesa producevano una corrente d'aria calda che saliva verso l'oculo e quando incontrava la pioggia la nebulizzava, annullando l'entrata dell'acqua. Si può anche ricordare che la cupola ha ispirato Michelangelo per la Basilica San Pietro. Quest’ultimo non è però riuscito a riprodurne le dimensioni.
Nel 1870 è divenuto il sacrario dei re d’Italia, le nicchie furono trasformate in piccole cappelle dove ci sono alcune tombe come quelle di Vittorio Emanuele II, Umberto I e Margherita di Savoia. Vi è sepolto anche il famoso artista rinascimentale Raffaello Sanzio.

Certe volte si possono ascoltare dei bambini cantare dei canti religiosi. Questi canti danno una dimensione umana e emotiva a questo grande edificio di pietra. Il peso di ciascuna delle sue pietre di costruzione arriva fino a 90 tonnellate. Sono lastre di marmo che più di 2000 anni fa provennero dall’Egitto[1].
L’intero edificio forma una sfera perfetta. L'altezza dell'edificio è uguale al suo diametro e misura 43,44 m per 43,44 m. Questa caratteristica risponde a criteri classici di architettura equilibrata e stabile. Nel Pantheon questi principi si vedono nell’armonia delle linee.
Il mattino è il momento ideale per visitare il Pantheon, non c'è troppa gente. E questa visita è tappa ideale del percorso che conduce alla Fontana di Trevi...

Mélissa F.