hollande

Il programma economico del candidato socialista François Hollande si compone di una serie di misure che costeranno 20 miliardi di euro per il suo futuro quinquennio se fosse eletto presidente della repubblica. Se molte delle sue proposte sono ispirate direttamente al programma del partito socialista, altre portano il suo marchio personale. Desidera ricorrere all’aiuto dei più alti redditi e delle grandi imprese mentre le Piccole e Medie Imprese (PMI) e la lotta contro la disoccupazione dei giovani e degli ultracinquantenni sono le sue priorità.
Ecco i suoi impegni economici:

Reindustrializzazione

→ Creazione di una banca pubblica di investimento per favorire lo sviluppo delle PMI, e possibilità per le regioni di ottenete delle quote delle imprese strategiche a livello locale.

→ Creazione di un libretto di risparmio industria il cui il profitto sarà interamente dedicato al finanziamento delle PMI e delle imprese innovative.

→ Instaurazione di tre tassi di imposizione sulle società: il 35% per le grandi imprese, il 30% per le PMI ed il 15% per le MPI (Micro e Piccole Imprese).

→ Modulazione della fiscalità in funzione degli utili reinvestiti.

→ Rimborso degli aiuti pubblici ricevuti per le imprese che si delocalizzano.

→ Aumento dei contributi di disoccupazione sulle imprese che abusano del lavoro precario.

→ Divieto per un dirigente di un’impresa pubblica di guadagnare più di venti volte la più debole remunerazione.

→ Aumento della remunerazione del libretto A in funzione dell’evoluzione della crescita.

→ Raddoppiamento della quota massima del libretto sviluppo sostenibile, che passerà da 6000 a 12000 euro.

Finanza

→ Separazione delle attività delle banche (investimento ed impiego/operazioni speculative).

→ Divieto per le banche francesi di esercitare nei paradisi fiscali.

→ Soppressione dei prodotti finanziari tossici.

→ Aumento del 15% della imposta sui profitti delle banche.

→ Determinazione di un massimo del costo dei servizi fatturati dalle banche.

→ Il credito al consumo sarà inquadrato.

Finanze pubbliche

→ Riforma delle nicchie fiscali per sbloccare 29 miliardi di euro di entrate supplementari.

→ Ritorno all’equilibrio delle finanze pubbliche da qui al 2017.

→ Fusione a termine dell’imposta sul reddito e dell’imposta diretta per la previdenza sociale nell’ambito di un prelevamento semplificato sul reddito (PSR). Questa imposta sarà stanziata per l’ente assicurativo statale, con cassa previdenza e cassa malattie.

→ Imposizione dei redditi del capitale identica a quella dei redditi del lavoro.

Potere d’acquisto

→ Nuova tariffazione dell’acqua, dell’elettricità e del gas in funzione dei redditi.

Céline F.